La giornata internazionale delle foreste
By Naturelovers
Oggi la gente conosce il prezzo di tutto e il valore di nulla.
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, 1890
Il 21 marzo è la Giornata Internazionale delle Foreste: fosse per me, si dovrebbe far pagare un contributo d'accesso alle foreste analogo a quello per visitare Venezia.
Ormai, per apprezzare qualsiasi cosa, dobbiamo pagarla. Altrimenti non vale niente, come testimonia Oscar Wilde.
La foresta è un bene comune
Tutti pensiamo che le foreste siano importanti, ma siamo davvero consapevoli del ruolo che queste aree hanno per la vita degli esseri umani?
Le foreste contrastano il cambiamento climatico: puliscono l’aria che respiriamo, filtrando gli inquinanti e assorbendo la CO2. Prevengono l’erosione del suolo e proteggono dalle alluvioni: le recenti esondazioni del ravennate sono una conseguenza diretta della cementificazione delle aree alluvionali. Se proprio vogliamo dare un prezzo alle foreste, è quello dei danni dovuti al disboscamento selvaggio. Un costo smodato.
La foresta è una fonte di risorse
È una fonte importante di materie prime e carburante, in forma di legno e derivati. Le erbe e piante officinali forniscono medicine, preparati erboristici e rimedi cosmetici.
A livello mondiale, si stima che forniscono cibo e riparo a 1,6 miliardi di persone, tra cui oltre 2.000 culture indigene.
Se ci pensiamo, è un dato incredibile per chi è cresciuto in una zona urbana: una persona su cinque nel mondo vive in una foresta.
La foresta è rigenerazione e benessere
Secondo uno studio del CAI, in collaborazione con il CNR, basta la sola presentazione di immagini forestali su schermo, per soli 90 secondi, per ottenere benefici psicologici e fisiologici. Figuriamoci una passeggiata nel bosco!
In Giappone esiste una pratica terapeutica, lo shinrin yoku (bagno forestale) che consiste ritrovare il benessere frequentando i boschi. È ben più di una pratica New age o di una semplice moda: il Governo giapponese ha investito quasi due milioni di euro, dal 1982 e nel 2004, per investigare con metodo scientifico gli effetti delle foreste sulla salute umana. Secondo la Nippon Medical School di Tokio, la terapia forestale ci rende più attivi, rilassati e sani riducendo al tempo stesso i rischi di cancro, ulcera, ipertensione, malattie cardiache, obesità e lo sviluppo di disordini alimentari, alcolismo e attacchi di panico.
La foresta e Naturalia-Bau
Risorse rinnovabili: gli isolanti naturali Naturatherm e Naturawall sono un pezzo di foresta in casa. Infatti, sono realizzati con il legno proveniente dalle foreste alpine: un materiale ecologico e rinnovabile. Il legno proviene innanzitutto da foreste certificate PEFC, una gestione del bosco sostenibile e sicura, economicamente redditizia, che non reca danno alla comunità e gli abitanti del bosco.
In pratica, si abbattono solo alberi selezionati, senza prendere più di quello che cresce e si mantiene in equilibrio l’ecosistema. In questa maniera, le risorse diventano disponibili all'infinito. Questo è lo spartiacque tra un’economia sostenibile e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse, rinnovabili e non rinnovabili.
Riciclo etico: il riciclo è un altro fattore importante per la sostenibilità. Lo è soprattutto per i materiali non rinnovabili, dannosi per l'ambiente e la salute. Ci sono due tipi di riciclo, quello post-consumo e quello pre-consumo.
Il primo è piuttosto intuitivo ed è sostanzialmente quello che facciamo tutti con la raccolta differenziata, mentre il secondo nasce per evitare che vadano in discarica gli scarti di produzione. I pannelli in fibra di legno derivano in larga parte da uno scarto di lavorazione del legno: il cippato.
Normalmente, ci si ricava del combustibile, in forma di pellet, oppure materia prima per la realizzazione di pannelli isolanti, truciolare e pannelli MDF, impiegati per la realizzazione dei mobili. Un'operazione che ha senso per un albero, ma che diventa paradossale per molti materiali di derivazione sintetica. Infatti, si tratta di processi che generano pochissimi scarti (un blocco di materia plastica ricavato da uno stampo è omogeneo e praticamente finito).
Di conseguenza, il processo di produzione viene adeguato, in modo da generare abbastanza scarti da utilizzare come riciclato all'origine e soddisfare le quote previste dalla legge. In pratica, si distrugge una parte della produzione per poterla riciclare. Tutto legale, anche se paradossale: è il frutto di norme che appiattiscono le differenze tra materiali rinnovabili e non, a discapito dell'ambiente e della salute umana.
Un altro fattore importante, è che il legno a fine vita diventa combustibile o rifiuto non inquinante (I pannelli Naturatherm e Naturawall possono essere smaltiti con codice rifiuto 03 01 05 - segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04 – ovvero privi di sostanze pericolose).
Impatto ambientale: il legno, per sua natura, è un deposito di CO2. L'albero la sottrae all'atmosfera con la fotosintesi clorofilliana, trasformandola in legno. L'impronta ecologica di un pannello in fibra di legno è negativa, al netto delle trasformazioni e lavorazioni necessarie per la produzione. Questa è una caratteristica unica e ineguagliata dei materiali naturali; consentono un processo di produzione Carbon Negative, un processo che induce una rimozione permanente di CO2 dall’ecosistema. Per una visione d’insieme, consiglio l’ottima inforgrafica del sito materialepyramiden.
Salute e benessere: si comincia a parlare abbastanza di COV, composti organici volatili, le emissioni nocive per la salute, che vengono rilasciate dai materiali da costruzione. I materiali di Naturalia-Bau sono certificati Biosafe, un criterio di valutazione molto più stringente della normativa vigente, per garantire una salubrità indoor al massimo livello.
Visto che parliamo di legno, vorrei fare un passo ulteriore: non ci sono solo COV nocivi, ma anche COV benefici, i terpeni. Quelli del legno! Mi verrebbe quasi da chiamarli VOC Negative, per affinità con la riduzione della CO2.
I composti organici volatili biogenici emessi dalle piante e dal suolo forestale sono dotati di attività antiossidanti, antinfiammatorie e rilassanti. Per esempio, il legno di cirmolo aiuta a dormire bene, regolando la frequenza cardiaca e la respirazione.
Sappiamo anche, che attraverso l'aromaterapia sia con i profumi direttamente percepibili, sia con l’inalazione di certi composti organici volatili, possiamo ottenere dei benefici per la salute.
Questo è quello che accade, quando ci portiamo un po’ di bosco in casa in modo sostenibile e consapevole.
Un motivo in più, per scegliere Naturalia-bau.
arch. Matteo Bignozzi
Naturalia-Bau