Capanna Carrel: dove le membrane più forti resistono a 4.000 metri
Chi conosce la Capanna Carrel sa che non è un rifugio qualunque.
Siamo a quasi 4.000 metri di quota, sulla cresta del Leone, dove il vento ti taglia il viso, il sole brucia in fretta e il tempo può ribaltarsi in un istante: mattino sereno, pomeriggio con neve e raffiche improvvise.
È proprio in questo contesto che stanno prendendo forma le nuove strutture che sostituiranno lo storico bivacco Carrel.
Un progetto che non è solo architettura, ma vera sfida alla montagna e alle sue leggi.
Prima di tutto bisognava proteggere subito le strutture dall’aggressione di vento, freddo e umidità.
La scelta è caduta su 𝗔𝗱𝗵𝗲𝗿𝗼 𝟭𝟬𝟬𝟬 di pro clima: una membrana leggera, autoadesiva e aperta alla diffusione del vapore.
Un alleato prezioso in alta quota, dove rapidità e precisione di posa fanno la differenza.
Successivamente è entrata in scena la vera protagonista: STAMISOL PACK 500, membrana robusta e affidabile che ha garantito la protezione di tetto e pareti.
Le sue caratteristiche – resistenza ai raggi UV, impermeabilità e stabilità meccanica – sono state messe alla prova in condizioni che nessun laboratorio potrebbe riprodurre.
Lo raccontano gli operatori stessi: dopo una nevicata pomeridiana, è stato possibile spalare la neve direttamente dal tetto senza temere danni.
Un test reale, sul campo, che dimostra il valore di una tecnologia pensata per situazioni estreme.
In alta quota non c’è spazio per compromessi. Servono soluzioni che uniscano innovazione, velocità di posa ed estrema resistenza. È quello che hanno dimostrato Adhero 1000 e Stamisol Pack 500 nella nuova Capanna Carrel: materiali che non solo rispondono alle sfide della montagna, ma offrono agli alpinisti un futuro più sicuro.
Se anche nei tuoi progetti cerchi la stessa certezza, contattaci: saremo felici di condividere schede tecniche, referenze e la nostra esperienza maturata sul campo… e ad alta quota!
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