L’insostenibile leggerezza della coibentazione estiva
La normativa per il risparmio energetico degli edifici da precedenza alla prestazione invernale e non considera adeguatamente problematiche legate al surriscaldamento estivo. Vediamo quali errori evitare.



La normativa per il risparmio energetico degli edifici da precedenza alla prestazione invernale; tecnici e progettisti, abbagliati dalla rincorsa a valori di trasmittanza termica invernale, optano per materiali isolanti con il più basso lambda possibile. Per esempio, se vogliamo isolare una copertura con struttura in legno (fig.1), la prestazione apparentemente migliore è quella dell’isolante poliuretanico.
E l’aspetto estivo? (fig.2)
In molte zone d’Italia, il fabbisogno energetico per raffrescamento è predominante, con la drammatica prospettiva di un continuo aumento della richiesta. Spesso, il comfort estivo viene demandato solamente agli impianti, reiterando gli errori del passato. L’involucro è il primo e principale elemento che permette il risparmio energetico. È essenziale progettare soluzioni contro il surriscaldamento giornaliero delle strutture, con un elevato sfasamento termico.
Dal punto di vista del calcolo questi valori si traducono in ore di sfasamento, ben oltre le 12 ore, e trasmittanza termica dinamica: noi consigliamo almeno 14 ore (fig.3).
Solo così, gli impianti per raffrescamento avranno vita facile, riuscendo a mantenere con poca spesa una temperatura confortevole all’interno dell’edificio. I sistemi costruttivi devono essere progettati per gestire al meglio l’umidità degli ambienti e delle strutture, altro settore dove molti progettisti si affidano mani e piedi agli impianti! Un isolante con permeabilità al vapore acqueo µ = 50.000 fa lavorare l’impianto di deumidificazione a tempo pieno.
L’umidità interna va gestita in maniera idonea, grazie a involucri con finiture igroscopiche, che riducono i picchi giornalieri e permettono una migliore progettazione degli impianti. Gli isolanti naturali di origine vegetale, come i pannelli NATURATHERM e NATURAHANF, hanno di per sé una capacità termica massica eccellente.
Proprio per questo, i pacchetti Naturalia-Bau sono in grado di accumulare energia, senza trasmetterla all’interno dell’abitazione. Al contempo, le nostre membrane igrovariabili® e le finiture in calce e argilla garantiscono la migliore prestazione nella gestione passiva dell’umidità nelle strutture e negli ambienti interni.
In conclusione, i materiali da costruzione naturali sono la risposta al problema del surriscaldamento estivo di un’abitazione; possiamo costruire in clima caldo-umido, a patto di scegliere soluzioni adeguate e sicure nel tempo.
Arch. Matteo Bignozzi
Naturalia-Bau